Fai la cooperante e guarda come va a finire. Va a finire che per quattro mesi resti prigioniera in Algeria, dove stavi cercando soltanto di fare del bene. Va a finire che i media della tua terra d’origine si distraggono con altre cose, e che il tuo rapimento deve tornare d’attualità soltanto grazie a uno showman e a una showwoman (!!). Va a finire che a qualcuno poi girano i coglioni, e non ci sta a questo silenzio senza senso. Va a finire che il 29 febbraio, oggi, non è più un giorno speciale perché arriva soltanto ogni quattro anni, ma perché una blogger dotata di quella cosa strana e sempre più rara chiamata cuore ha deciso di farne il Rossella Urru Blogging Day. La Rete è impazzita, la tv si è svegliata. Meglio tardi che mai.
Ho deciso di partecipare anche io, da questa mia dimora finto-sporca e finto-imbrattante.
Gridiamo tutti insieme Tana libera Urru! Non lasciamo nel silenzio le sorti di una ragazza, e non solo le sue, che ha ancora tanto da dire. E da dare.
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